CLIL


In Europa

L’acronimo CLIL (Content and Language Integrated Learning)  è il termine generico col quale vengono descritti tutti i tipi di provvedimenti in cui viene utilizzata una seconda lingua ( straniera, regionale o minoritaria, altra lingua ufficiale del paese) per insegnare materie del curriculum diverse dalle lezioni di lingua.

Ormai da diversi anni, l’insegnamento delle lingue ha un posto ben definito nelle raccomandazioni

comunitarie in ambito educativo. In questo contesto, l’Unione europea ha lanciato diverse iniziative nell’ambito dell’insegnamento di una materia integrato a una lingua straniera, con l’acronimo CLIL.

L’insegnamento  CLIL, che comincia a imporsi durante gli anni ’90, veicola un approccio metodologico innovativo che va ben oltre l’insegnamento delle lingue. In effetti, i suoi promotori mettono l’accento sul fatto che la lingua e la materia non linguistica sono tutte e due oggetti di insegnamento. La realizzazione di questo duplice obiettivo richiede lo sviluppo di un approccio più integrato dell’insegnamento, richiede agli insegnanti una riflessione specifica non più solo sull’insegnamento delle lingue, ma sul processo di insegnamento in generale, richiede una specifica professionalità.

 ( http://ec.europa.eu/languages/documents/studies/clil-at-school-in-europe_it.pdf )

 

In Italia

In linea con gli orientamenti europei, la Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado (art. 6, comma 2, Regolamento  DPR n. 89/2010) introduce nei Licei Linguistici, a partire dalla lasse terza, l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera (L2), secondo la metodologia CLIL, nell’a.s. 2012/2013. La stessa normativa prevede che nei Licei e negli Istituti Tecnici gli insegnamenti CLIL  siano attivati nelle classi quinte nell’anno scolastico 2014/2015.

CERTIFICAZIONE NECESSARIA PER LA DIDATTICA CLIL (DM 249/2010)

Per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera è richiesto:

  1. Certificato attestante le acquisite competenze metodologico-didattiche (corso di 60 crediti formativi comprensivi di un tirocinio di almeno 300 ore pari a 12 crediti formativi universitari)
  2. Certificato attestante le competenze nella lingua straniera di almeno Livello C1 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue” pubblicato nel 2001 dal Consiglio d’Europa per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera.

ISS Selmi

1. Titoli e Formazione professionale

Attualmente l’organico di IIS Selmi comprende già:

- diversi docenti in possesso di certificazione di competenza CLIL e di competenze linguistiche di livello C2, C1, B2+, B2, per le lingue Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo;

- diversi altri docenti impegnati in corsi di preparazione linguistica finalizzati all’insegnamento CLIL in lingua Inglese, e

- a partire da quest’anno scolastico, grazie all’organico potenziato divenuto realtà con le disposizioni contenute nella “Buona Scuola” (legge 107, 2015) l’organico si può avvalere di alcuni docenti di discipline non linguistiche con competenze linguistiche di livello C1 e C2 in Francese, Tedesco e Spagnolo e con esperienza di insegnamento in lingua straniera all’estero.

2. Didattica CLIL

La programmazione e dispensazione di moduli didattici CLIL è stata realizzata fino allo scorso anno scolastico con le risorse umane disponibili e in osservanza delle indicazioni fornite dal MIUR (norme transitorie) che vengono di seguito riportate in quanto ancora non sostituite da altre norme:

nota MIURAOODGOS prot. n. 4969 Roma, 25 luglio 2014

Oggetto: Avvio in ordinamento dell'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in

lingua straniera secondo la metodologia CLIL nel terzo, quartoquinto anno dei Licei

Linguistici e nel quinto anno dei Licei e degli Istituti tecnici - Norme transitorie a.s2014/15.

… “ il titolo rilasciato dall’Università al termine del corso di 20 CFU al docente in

possesso di certificazione linguistica di livello Cl è il requisito richiesto per l'insegnamento di

una DNL in lingua straniera.”…

... “ in questa fase di prima applicazione della metodologia CLIL … può trovare impiego nella didattica della disciplina veicolata in lingua straniera anche il docente in possesso di una competenza linguistica di Livello B2 e impegnato nella frequenza dei percorsi formativi.L'avvio graduale, attraverso moduli parziali, può essere sperimentato anche dai docenticomunque impegnati nei percorsi di formazione per acquisire il livello B2.”…

.. “ Nei casi di totale assenza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all'interno dell'organico dell'Istituzione scolastica, si raccomanda lo sviluppo di progetti interdisciplinari in lingua straniera nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa, che si avvalgano di strategie di collaborazione e cooperazione all'interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra docenti di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera eove presenti, il conversatore di lingua straniera e eventuali assistenti linguistici.”

  

-            Alla luce delle indicazioni fornite dalla succitata nota MIUR, Nell’Istituto si è costituito il team CLIL, che ha avuto la funzione di riunire tutti i docenti impegnati in questa nuova esperienza didattica.

 

        All’interno del team si sono realizzate nei passati anni scolastici esperienze di coprogettazione di moduli pluridisciplinari, con l’ausilio e la consulenza dei docenti di Disciplina Linguistica; 

        percorsi di avvicinamento alla metodologica CLIL; 

        tutoraggio da parte dei docenti con qualifica, dei colleghi che hanno sperimentato moduli pur non avendo ancora potuto completare il percorso di formazione e quindi sprovvisti della necessaria qualifica;

        elaborazione e condivisione di materiale didattico;

        monitoraggio e revisione delle attività svolte.

-            Nel Liceo Linguistico la didattica CLIL ha affiancato la consolidata esperienza di insegnamento di una disciplina non linguistica  in lingua Francese nell’ambito del Dispositivo Esabac ed è stata dispensata in una o due lingue straniere diverse,  come prevede la legge.

-            Nell’Istituto Tecnico, oltre alle attività richieste dalla normativa vigente nel quinto anno, in alcune classi sono stati attivati, su base volontaria, percorsi di propedeutica CLIL, con l’obiettivo di avvicinare gradualmente al CLIL classi dei bienni precedenti.

 

Nell’anno scolastico 2015 / 2016  l’Istituto Selmi ha inoltre promosso la costituzione della rete CLIL provinciale denominata Make’n’Share , che comprende IIS Selmi, scuola capofila, ITCG Baggi , IIS Volta, ITE Barozzi, IIS Levi, IIS Paradisi - Liceo Allegretti.

La rete CLIL con il progetto “SALUTE!”, è risultata unica vincitrice nella provincia di Modena del bando “ReadOn for e-CLIL”(Avviso pubblico del 15 settembre 2015, prot . AOODPIT 938).

 

Nel presente anno scolastico lo sforzo del TEAM CLIL sarà tuttavia maggiore:

l’idea è quella di superare progressivamente la didattica indicata nelle norme transitorie per giungere ad un’interpretazione più ortodossa dell’insegnamento CLIL, cioè all’insegnamento di una disciplina non linguistica svolta in lingua straniera  dal docente di quella disciplina e non da un docente di lingue.